E' sempre stato il mio incubo, ho sempre avuto paura di essere sepolto vivo.
Di non riuscire a muovermi, l'aria rarefatta, gli insetti.
Ora che è passato un pò di tempo comincio ad apprezzarne i lati positivi,
comincio a riconoscere il suono delle scarpe, l'età dei proprietari, se sono giovani o vecchi, uomini o donne, malati o in salute.
Mi sono abituato al tempo, al caldo dell'estate e al freddo dell'inverno. L'ululare dei cani mi tiene compagnia. Ogni tanto qualche anima inquieta che passa di qui mi chiede informazioni sulla luce, però di questa storia non ne so niente, qui è sempre buio.
Come dicevo, è un posto accogliente, mi sento abbracciato dalla natura, parte delle radici, parte del mondo.
Presto mia moglie mi sposterà in un posto "più in vista", dove anche il grande pubblico potrà apprezzare "la magnificenza" del suo ultimo regalo, la bellisima urna dove sono stato riposto.
Urna?
Quale urna?!
giovedì 11 dicembre 2008
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